decreto cura italia

È entrato in vigore il Decreto Cura Italia, vediamo quali sono le principali misure contro l’emergenza Coronavirus e a sostegno di famiglie, aziende e lavoratori autonomi.

In questo tempo di emergenza sanitaria è bene pensare alla salute di ognuno di noi ma, oltre a quello immunitario, c’è un’altro sistema messo in crisi dal Coronavirus, ed è il nostro sistema economico. Proprio per cercare di sostenere l’economia italiana in questo tempo di “forte prova” è stato emanato il Decreto Cura Italia che, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore.

Il testo ufficiale del decreto Cura Italia

Vediamo le principali misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’economia italiana.

Versamenti fiscali rinviati a fine maggio

I versamenti Iva e delle altre ritenute in scadenza il 16 marzo, sono sospesi e rinviati di 4 giorni, al 20 marzo. Poi scattano le sospensioni: per le imprese più colpite dal coronavirus e che operano in un elenco di settori definito dal decreto (sport, comprese le palestre, arte e della cultura come teatri e cinema, trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) c’è la sospensione di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva di marzo; idem per i versamenti da autoliquidazione e i contributi previdenziali di marzo per le imprese con “ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro”. Poi, i versamenti sospesi andranno effettuati, senza sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio o, volendo, con un massimo di 5 rate mensili uguali a partire da maggio 2020. Bloccato pure ogni adempimento fiscale con scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio. Infine, sono sospesi gli accertamenti e le attività di riscossione, come preannunciato dall’Agenzia delle Entrate.

Congedi retribuiti al 50%

I congedi sono per tutti i genitori lavoratori dipendenti, pubblici o privati, che hanno figli sotto i 12 anni di età e sono costretti a stare a casa per la chiusura delle scuole. Avranno una durata massima di 15 giorni e saranno calcolati a partire dal 5 marzo. Saranno da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente ricevendo il 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un altro congedo speciale ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni: in questo caso, però, non sarà retribuito, ma darà diritto a mantenere il posto di lavoro.

Buono baby-sitter da 600 euro

In alternativa ai congedi parentali, tutti i genitori, dipendenti e autonomi, con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i buoni per baby-sitter. L’assegno sarà da 600 euro al mese e verrà erogato dall’Inps “mediante il libretto famiglia”. Il buono diventa di 1.000 euro se uno dei coniugi è medico, infermiere, tecnico sanitario o ricercatore o fa parte delle forze di polizia.

Mutui sospesi

Se vi è un calo di oltre un terzo del fatturato in questo trimestre per le conseguenze dell’emergenza rapportato al trimestre 2019 si potrà ottenere facilmente la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa sottoscrivendo un’autocertificazione senza la necessità di presentare l’Isee. Per un periodo di 9 mesi è estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti l’ammissione al già attivo “Fondo Gasparrini”.

Agli autonomi indennità da 600 euro

Sarà erogata dall’Inps un’indennità una tantum di 600 euro, riconosciuta a marzo ai lavoratori autonomi (iscritti alle gestioni speciali dell’Inps), ai liberi professionisti titolari di partita Iva (attiva al 23 febbraio) e a chi ha una collaborazione coordinata e continuativa. L’indennità è prevista anche per collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e per i lavoratori dello spettacolo.

Fondo di ultima istanza

Viene istituito un “fondo per il reddito di ultima istanza” per aiutare le persone più in difficoltà ed escluse dalle altre misure del decreto. Si tratta di una forma di sostegno al reddito dedicata ai lavoratori domestici e occasionali come i riders ma anche ai professionisti iscritti alle casse (avvocati, architetti, psicologi, ecc.). Per averne diritto bisogna rispettare due requisiti: aver cessato, ridotto o sospeso la propria attività e non aver guadagnato nel corso del 2019 più di 10mila euro. Sarà il ministero del Lavoro a definire i criteri con un proprio decreto entro 30 giorni.

Cassa integrazione e premio ai “non pendolari”

Gli ammortizzatori sociali sono estesi alle imprese di tutti i settori per la durata di 9 settimane. Sono comprese nella misura anche le aziende con 1 solo dipendente. Resta escluso il lavoro domestico.

Un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 verrà riconosciuto ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. L’incentivo spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e verrà dato in via automatica dal datore di lavoro.

ONLUS e disabili

Per le Onlus e le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome il termine di approvazione dei bilanci è differito al 31 ottobre 2020. Per le persone con disabilità, poi, le prestazioni sanitarie “di essenziale necessità” che non possono essere svolte a distanza sono già autorizzate per tutta la durata dello stato di emergenza. Sono poi disposte garanzie finanziarie per le prestazioni individuali domiciliari, durante il blocco delle scuole. Chi assiste persone disabili potrà inoltre chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi. I permessi previsti dalla “legge 104” infatti potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

Misure a sostegno della sanità

Sarà consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

I dipendenti del Servizio sanitario impegnati nell’emergenza anti-virus avranno una paga maggiorata per le ore di straordinario. Inoltre il personale medico e infermieristico militare aumenterà di 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.

La laurea in Medicina abiliterà direttamente all’esercizio della professione medica.

Il prefetto può requisire strutture alberghiere, o altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria o in permanenza domiciliare. Sono previsti degli indennizzi.

Le strutture sanitarie private, accreditate e non, devono mettere a disposizione il loro personale sanitario, i locali e le apparecchiature. Le prestazioni saranno remunerate dalle Regioni con una somma di denaro a titolo di indennità.