Come diventare amministratore di condominio

L’amministratore di condominio è una professione che richiede formazione specifica unita a passione ed impegno. Essere ben supportati, soprattutto all’inizio della professione, può fare la differenza.

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La figura dell’amministratore di condominio

La professione dell’amministratore di condominio, fino a qualche anno fa, poteva essere svolta da chiunque ed erano frequenti i casi in cui fosse uno degli stessi condòmini ad occuparsene. Oggi invece rappresenta un lavoro vero e proprio, che necessita di competenza e preparazione oltre che di peculiari doti caratteriali.

L’amministratore di condominio infatti è una figura che assume un rilievo fondamentale se si considera lo scenario dove spende la sua professionalità. Le riunioni di condominio ad esempio, a seconda del buon senso o meno dei condòmini, possono anche trasformarsi in occasioni dove esternare sfoghi o dispetti subiti e così anche problemi di scarso rilievo assumono dimensioni enormi facendo scattare litigi e polemiche. In questa situazione, e anche in altri ambiti, è necessario che ci sia qualcuno che calmi gli animi e riporti l’ordine, non solo adoperando le parole giuste, ma anche proponendo soluzioni che denotano una certa conoscenza professionale e tecnica.

La normativa di riferimento

Prima dell’entrata in vigore della legge n. 220/2012, chiamata anche col nome di riforma del condominio, non era richiesto alcun requisito specifico per essere nominato amministratore, fatta eccezione dai requisiti generali previsti dall’art. 71bis disp. att.ve c.c.

Con il Decreto Ministeriale n. 140/2014 invece, sono stati determinati i criteri e le modalità per la formazione degli amministratori di condominio nonché dei corsi che gli stessi devono seguire ai fini del loro aggiornamento professionale.

L’obbligo della formazione però, secondo la legge, è prevista solo per l’amministratore professionista, mentre ne è esente l’amministratore scelto tra i condomini dello stabile. Quest’ultimo però, non è esentato dalle responsabilità connesse all’attività e, quindi, se non adeguatamente formato, può trovarsi ad affrontare gravi rischi, non avendo una preparazione specifica in materia.

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I requisiti dell’amministratore di condominio

I requisiti richiesti per potere svolgere l’attività di amministratore di condominio sono:

  • godere dei diritti civili;
  • non essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio e per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni;
  • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive (come ad esempio l’obbligo di soggiorno o di firma), salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;
  • non essere interdetti o inabilitati;
  • non risultare annotati nell’elenco dei protesti cambiari;
  • avere conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • avere frequentato un corso di formazione iniziale di almeno 72 ore, delle quali per lo meno un terzo dedicate ad esercitazioni pratiche, e svolgere l’attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale per almeno 15 ore annuali.

La formazione professionale dell’amministratore

A.L.A.C. Roma eroga corsi di formazione per amministratori di condominio e corsi di aggiornamento da più di 30 anni sostenendo, grazie a un competente ed efficace servizio di consulenza post-corso, gli amministratori di condominio che muovono i primi passi nell’esercizio della professione.

Per ogni corso scegliamo e selezioniamo i migliori formatori certificati e in possesso di un’adeguata preparazione in materia condominiale. Il programma del corso poi, viene comunicato al ministero della Giustizia.

Il corso serve per offrire agli aspiranti professionisti un complesso di conoscenze tecnico-giuridiche, contabili, amministrative e gestionali, indispensabili per gestire un condominio.

Alla fine del corso si dovrà sostenere un esame che, una volta superato, consentirà il rilascio di un attestato che permette il regolare esercizio dell’attività professionale di amministratori di condominio.

La consulenza nell’esercizio della professione

Una volta terminata la formazione prevista dalla legge, l’amministratore di condominio è pronto per esercitare la sua professione.

Avrà mansioni di grande responsabilità nella gestione del condominio come ad esempio regolare il godimento e l’uso delle parti comuni dello stabile, redigere e far rispettare il regolamento condominiale, riscuotere le quote condominiali ed eseguire consistenti adempimenti di natura fiscale e contabile.
Tutte queste mansioni, specialmente all’inizio del proprio percorso professionale, possono generare confusione e indurre ad errori anche gravi. Come per tutte le professioni, anche per l’amministratore, l’esperienza si acquista con la pratica.

A.L.A.C. Roma non lascia da soli gli amministratori appena formati e mette a loro disposizione un competente servizio di consulenza attraverso i suoi esperti in materia condominiale. Risulta pertanto importante trovare un esperto al quale chiedere liberamente una consulenza ogniqualvolta sorge un problema pratico nell’esercizio quotidiano della professione perché aiuta ad affrontare più serenamente le mille incombenze di questo appassionante lavoro.

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